Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Silio Italico
Haud frangit animum vanus hic terror meum: in margine ad un verso della Phaedra di Seneca
riflessione sul concetto di paura in S. da PHD alle opere in prosa
Haud frangit animum vanus hic terror meum: in margine ad un verso della Phaedra di Seneca
l’espressione vanus terror usata da Ippolito appartiene al linguaggio venatorio e può essere collegata ad altri luoghi senecani che permettono di interpretare la frase come ispirata dalla ricerca di libertà morale
In the Belly of the Beast. A Note on Seneca’s Thyestes 1032-1033
in THS 1033 belvae è da intendersi come ‘mostro marino’, per ovviare a problemi testuali, migliorare l’interpretazione e conformarsi ad altri usi del vocaboli in S.
Nota a Octavia 137-142
in CTV 139-140 riferire suo a sanguine invece che a nato permette di eliminare alcuni problemi interpretativi e tentativi di emendazione
A proposito di due nuovi studi sugli epigrammi pseudo-senecani
accostamento sinottico delle edizioni di PRG a c. di Breitenbach (2010 .3) e Dingel 2007 con analisi dettagliata delle divergenze testuali
La questione dell’Octavia
sintesi e discussione della ristampa di Frassinetti (1973.6 ) e proposta di leggere ardens maritum a CTV 50, considerando maritum anche oggetto sottinteso di flagrat a 131
Cicero und Seneca d.J. in den Epigrammen Martials
a S. sono dedicate le pp. 83-89; oltre a considerarlo gran signore capace di potenti e solide amicizie, vittima esiliata dei tiranni e fonte retorico-letteraria per la rappresentazione di Cicerone, Marziale vede in S. un esempio di stile moderno, ‘alla moda’, sintetico, incorporabile in un ‘versteckten Kanon’ a cui la poesia marzialiana riconosce piena dignità letteraria nel suo ‘epigrammatischer Kanon’
La coda di Cerbero. Da Seneca a Silio Italico
Analisi dei paralleli tra S. e Silio, con particolare riferimento alla descrizione di Cerbero nella Nekyia: Sil. XIII, 591-594; influenza su questo passo non di Verg. A. VI, 417-423 ma di DPS 171-173 e HFU 787 e 812 per il particolare della coda viperina; influenza di HFU 804-805 su Sil. III, 35-37
Die Unterweltsbeschreibung in den “Punica” des Silius Italicus
Sil. XIII, 523-612 risente del modello virgiliano; in Ovidio, S., Valerio Flacco e Stazio Silio ha trovato quei motivi particolari attraverso i quali ha potuto accrescere l’orrore del modello virgiliano
Silius Italicus, Cataphracti, and the Date of Q. Curtius Rufus
mancanza di prove dell’anteriorità di Curzio Rufo a S., Lucano e Silio; probabilità maggiore della sua posteriorità rispetto a questi autori; possibilità della stesura delle Historiae dopo la caduta del regno partico, in base a confronti con Ammiano Marcellino e con altri autori del IV sec.